Commercio mondiale oltre le attese: si intensifica la ripresa nel II trimestre 2021
Continua la crescita della domanda mondiale, che registra una variazione tendenziale prossima al 7% in quantità rispetto al II trimestre 2019
Pubblicato da Simone Zambelli. .
Case Study 8. Controllo Risultati
L’ultimo aggiornamento dei dati sul commercio mondiale offre un quadro più
chiaro delle dinamiche che stanno caratterizzando gli scambi internazionali,
dopo lo shock da Covid-19.
Alla forte contrazione avvenuta nei mesi primaverili dello scorso anno (in
particolare aprile e maggio hanno fatto registrare una caduta tendenziale
superiore al 20%), ha fatto seguito una celere ripresa che, nei mesi finali
del 2020, ha riportato la domanda mondiale a recuperare progressivamente i
corrispondenti livelli pre-crisi. Nel 2021, invece, è iniziata una vera e
propria crescita sistematica che sta oltrepassando di gran lunga le
aspettative.
Nel grafico di seguito sono riportate le variazioni tendenziali (rispetto al
corrispondente mese dell’anno precedente) della domanda mondiale di beni in
dollari, confrontando le informazioni elaborate dall'istituto
CPB|Economic Policy Analysis
con quelle disponibili in
ExportPlanning, partner chiave del progetto Export Best Practice.
Fonte: Elaborazioni su dati ExportPlanning.
Dal grafico emerge il sostanziale allineamento della dinamica delle due
serie, quale garanzia dell’affidabilità dei risultati.
Come da aspettativa, la fortissima variazione positiva di aprile-maggio 2021
si può in parte ricondurre ad un mero "effetto base" di tipo statistico,
poiché è stata calcolata rispetto ai mesi di maggior crisi economica durante
il Great Lockdown. Ciononostante, si registra una variazione del primo
trimestre 2021 sul trimestre corrispettivo del 2019 del +11% in dollari.
Complessivamente, nel primo semestre 2021, la crescita degli scambi in dollari
è quindi stimata in crescita del 10% rispetto all’analogo semestre 2019.
Al fine di epurare l’effetto prezzo, risulta particolarmente utile analizzare
anche la dinamica delle domanda mondiale a prezzi costanti.
Fonte: Elaborazioni su dati ExportPlanning.
Anche in questa circostanza, le due serie sono sostanzialmente allineate,
seppur emergano delle differenze legate alla diversa metodogia utilizzata dai
due istituti[1].
Come per il grafico precedente, anche in questo caso, per fare valutazioni più
accurate sull’effettiva espansione del commercio mondiale, è necessario
confrontare i valori del 2021 con quelli del 2019. Per il secondo trimestre si
osserva un ottimo +6,6% in quantità, che si prevede possa crescere oltre il 7%
per i trimestri successivi. Se si considera l’intero primo semestre si ottiene
invece un +5,5%, anche questo destinato ad aumentare nella seconda metà del
2021.
Uno sguardo al PMI
Un ulteriore indicatore della prestazione economica che sta caratterizzando questo periodo storico post-pandemico, nonché anticipatore del commercio mondiale, è il Purchasing Managers’ Index (PMI) relativo all'industria manifatturiera. Esso riassume le eventuali aspettative di espansione della produzione manifatturiera sulla base degli acquisti da parte dei buyer delle varie imprese attive sul mercato. Il grafico che segue riporta l'ultimo aggiornamento del PMI Index fino al mese di giugno 2021.
Fonte: PricePedia.
Dal grafico risulta come nel 2019 fosse iniziata una fase di leggero declino,
soprattutto per l’area europea, con un PMI al di sotto della soglia critica di
50 dai primi mesi del 2019. Nel periodo del Great Lockdown, possiamo notare la
caduta della Cina già da febbraio 2020, essendo stata l’epicentro della prima
ondata dell’epidemia, mentre per il resto del mondo il picco negativo è
avvenuto nei mesi di aprile e maggio.
Dal mese di luglio 2020 in poi, il PMI Index non è più sceso sotto la soglia
del 50. Da notare che la Cina ha anticipato la ripresa già da marzo 2020 e
proprio per questo nella prima metà del 2021 ha sofferto un rallentamento,
seppur mantenendosi a quota 52. Al contrario, Il PMI di Europa e Stati Uniti,
e più in generale quello mondiale, dopo il duro colpo subìto dalla pandemia di
Sars-Cov-2, negli ultimi mesi ha raggiunto valori estremamente elevati, a
conferma dell’attesa di espansione per l’immediato futuro.
Conclusioni
L’analisi appena effettuata sulla dinamica della domanda mondiale ci conferma
che il rimbalzo degli scambi dopo la crisi pandemica sta proseguendo a ritmi
ancora più sostenuti. I tassi di crescita mostrati sia relativi allo scorso
anno, sia al 2019, sono di gran lunga superiori alle aspettative e si
prevedono ulteriori miglioramenti nei prossimi mesi. Sulla base dei modelli di
nowcasting di ExportPlanning, aggiornati ai dati più recenti, la crescita in
valore stimata per il 2021 è del +17% in dollari e +13% in quantità rispetto
al 2020. Rispetto ai livelli del 2019, i tassi di crescita risultano
rispettivamente del +10% in dollari e del +6,5% in quantità.
Alla luce dei dati finora raccolti, il risultato testimonia un cammino di
forte recupero del commercio mondiale, che potrebbe sovraperformare le
attuali aspettative dei previsori internazionali, che ipotizzano una crescita
in volume tra l'8 e il 10%. Inoltre, i segnali che provengono dall’indice PMI,
evidenziano come il “momentum” possa progressivamente espandersi nei prossimi
mesi, testimonianza delle aspettative espansive che stanno distinguendo
fino a questo momento il 2021.
[1] Per effettuare questa deflazione esistono varie metodologie. Il CPB deflaziona gli scambi in dollari totali di un paese con un indice di prezzo ottenuto considerando i tassi di cambio delle diverse valute e l’inflazione nei vari paesi, ricavata dalle indagini sui prezzi al consumo, all’ingrosso e alla produzione. ExportPlanning utilizza degli opportuni indici di prezzo ottenuti utilizzando i valori medi unitari a livello di singolo codice Harmonized System a 6 digit.