Analisi business internazionale: il caso dei macchinari per la lavorazione dei metalli
Pubblicato da Alba Di Rosa. .
Case Study 2. Analisi Business InternazionaleIn diversi precedenti articoli abbiamo analizzato il settore della meccanica strumentale, e le relative opportunità di commercio estero, per il suo ruolo di rilievo nell’industria italiana; nello specifico, abbiamo approfondito i casi delle macchine tessili, alimentari e per il packaging, fornendo una panoramica degli scambi commerciali a livello internazionale ed una selezione dei mercati esteri considerabili come prioritari.
Ci concentriamo oggi sul caso dei macchinari dedicati alla lavorazione dei metalli. Nell’analisi di questo settore, consideriamo:
- i macchinari per formatura dei metalli: si pensi ai macchinari per fucinare o forgiare a stampo, le piegatrici, raddrizzatrici e spianatrici;
- le macchine utensili per metalli, utilizzate per ottenere la forma desiderata per il prodotto in metallo attraverso l'asportazione di sue parti: si pensi, ad esempio, a torni, foratrici, fresatrici, alesatrici. Comunemente, si inseriscono in questa famiglia anche le macchine operanti a laser, che rifiniscono i metalli attraverso l’utilizzo di questa tecnologia;
- gli utensili per la lavorazione dei metalli;
- i robot industriali, considerati distintamente rispetto alle macchine utensili per la fondamentale importanza competitiva.
Andiamo quindi a redigere un primo quadro di business internazionale per gli operatori del settore, interessati ad approfondirne la conoscenza nell’ottica di un percorso di internazionalizzazione guidato da dati e best practice.
Qual è la situazione attuale a livello di scambi internazionali? I dati sulla produzione dell’industria metalmeccanica, principale utilizzatore dei macchinari qui analizzati, possono fornirci utili indicazioni sulle dinamiche della domanda del comparto?
Overview degli scambi internazionali
L’analisi della domanda mondiale di macchinari per la lavorazione dei metalli mostra un trend di fondo alla crescita, fatta salva la presenza di sporadiche oscillazioni. In particolare, dopo il crollo legato alla crisi del 2009, guardando agli ultimi anni si nota la presenza di flessioni contenute nel 2013, 2016 e nel 2019. Nel complesso dell’ultimo ventennio, il tasso di crescita medio annuo risulta superiore al 2.5%.
Con l’avvento dell’epidemia da Covid-19, e la relativa frenata di consumi e investimenti, anche la domanda mondiale di macchinari per la lavorazione dei metalli mostra una significativa frenata, prossima al 20%, che non si traduce nel 2021 in un pieno recupero. Secondo le stime ExportPlanning, la domanda mondiale dei macchinari per la lavorazione dei metalli chiuderebbe il 2021 in prossimità dei 60 miliardi di euro, ben al di sotto del massimo raggiunto nel 2018.
Fig. 1 – Domanda mondiale di macchinari per la lavorazione dei metalli (1995-2021)
Guardando ai maggiori esportatori, la Germania spicca al primo posto, con livelli di vendite estere stimate al di sopra dei 10 miliardi di euro nel 2021. Seguono il Giappone (9 miliardi) e la Cina (7.8 miliardi). Troviamo al quarto posto le esportazioni italiane, che si collocano ad una discreta distanza dai primi tre player, pur ricoprendo una posizione di rilievo su scala mondiale: si stimano, per l’Italia, oltre 4 miliardi di export nel 2021.
Fig. 2 – Esportazioni di macchinari per la lavorazione dei metalli (2021)
L’analisi dei maggiori importatori segnala al primo posto la Cina, con importazioni superiori agli 8 miliardi di euro nel 2021, seguita da Stati Uniti (7.2 miliardi) e Germania (4.1 miliardi). Se quindi per la Cina si stima un saldo commerciale sostanzialmente nullo, risulta negativo il saldo statunitense e positivo quello tedesco. In territorio positivo il saldo commerciale italiano, con esportazioni superiori ai 4 miliardi di euro e importazioni prossime a 1.6 miliardi.
La selezione dei mercati prioritari:
il nostro metodo
Dopo aver individuato il posizionamento dell’Italia sui mercati internazionali, nonché ottenuto una overview dei principali paesi competitor, come individuare i più promettenti mercati target? Se l’attuale dinamica delle importazioni, nonché i fattori di rischio e le opportunità paese, risultano elementi chiave da includere nell’analisi, per lo specifico comparto dei macchinari risulta utile considerare anche la produzione dei settori utilizzatori: si considera quindi, in questo caso, l’industria metalmeccanica1, principale destinatario dei macchinari per la lavorazione dei metalli.
Può quindi essere utile considerare le potenzialità dei diversi mercati sulla base di due specifiche misure:
- la domanda apparente di macchinari per la lavorazione dei metalli, calcolata sommando produzione interna e importazioni (asse x);
- la produzione del comparto metalmeccanico (asse y).
L’analisi di tali variabili chiave, effettuata per paese, fornisce alcune interessanti indicazioni in merito alle caratteristiche dei diversi mercati target per l’export di macchinari. Nella mappa che segue, i diversi paesi sono posizionati sulla base di queste due misure.
Fig. 3 - Domanda apparente di macchinari per la lavorazione dei metalli & produzione dell’industria metalmeccanica
Come si nota dalla Fig. 3, la correlazione positiva tra le due variabili va a confermare come la produzione dei comparti interessati sia un elemento da tenere sicuramente in considerazione per valutare le potenzialità della domanda per gli specifici macchinari.
Emerge in primo piano il ruolo della Cina (in alto a destra) come leader del settore della metalmeccanica: il paese presenta infatti un’elevata domanda apparente di macchinari per la lavorazione dei metalli e, al tempo stesso, significativi livelli produttivi per il comparto della metalmeccanica. In primo piano anche il ruolo degli Stati Uniti, che mostrano a loro volta un’elevata domanda di macchinari, a fronte di una minore produzione del comparto metalmeccanico rispetto al caso cinese: tale differenza fa quindi supporre una maggiore intensità di capitali nell’industria metalmeccanica statunitense. A fronte di livelli produttivi paragonabili a quelli USA, mostra invece una minore domanda di macchinari il caso tedesco, pur collocandosi a sua volta tra i maggiori player su scala mondiale.
Escludendo dall’analisi i tre maggiori paesi protagonisti per focalizzarci sul restante gruppo di potenziali mercati target (si veda la Fig. 4, riportata di seguito), troviamo in primo piano il caso del Giappone: il paese presenta un’elevata domanda di macchinari e, al tempo stesso, significativi livelli produttivi per il comparto metalmeccanico, distinguendosi dal resto del gruppo. In basso a sinistra si concentrano invece i paesi che mostrano una presenza marginale nell’industria metalmeccanica: a fronte di una limitata produzione nel comparto, emerge quindi una scarsa domanda di macchinari.
Da segnalare, inoltre, i casi di Corea, Olanda, Messico e Francia che, secondo le stime ExportPlanning 2021, presentano una domanda apparente di macchinari per la lavorazione dei metalli leggermente inferiore rispetto all’Italia, ma una produzione del comparto metalmeccanico superiore. Ciò lascia quindi supporre un’intensità di capitale inferiore rispetto a quella italiana.
Fig. 4 - Domanda apparente di macchinari per la lavorazione dei metalli & produzione dell’industria metalmeccanica
Il metodo di scelta mercati prioritari adottato da Export Best Practice pone quindi in primo piano l’uso dei dati per giungere ad efficaci scelte strategiche. I dati di commercio estero non sono i soli ad essere inclusi nella nostra analisi: anche le informazioni in merito alla produzione interna di potenziali prodotti di interesse risultano fondamentali per comprendere al meglio le possibilità della domanda, al fine di individuare i mercati esteri considerabili come prioritari in un percorso di internazionalizzazione.
1. Includiamo in questo comparto: Beni intermedi in metallo, Componenti elettroniche, Componenti meccaniche ed ottiche, Componenti per i mezzi di trasporto, Elettrotecnica, Strumenti e attrezzature per ICT e servizi, Strumenti e attrezzature per l'industria, Mezzi di trasporto e per l'agricoltura, Macchine e impianti per i processi industriali, Impiantistica industriale.