Il mercato brasiliano al bivio elettorale
Le aspettative della classe imprenditoriale, dal punto di vista di un’esperta locale
Pubblicato da Renata Grasseschi Dunck. .
Case Study 5. Approfondimento MercatoIl primo turno delle elezioni presidenziali brasiliane ha confermato esattamente ciò che tutti già sapevano: il Brasile è un Paese polarizzato. Da 12 anni le nostre elezioni sono una disputa tra destra e sinistra – disputa che, negli ultimi anni, si è fatta sempre più aspra.
Le posizioni di destra e di sinistra non sono una novità in molti Paesi: gli Stati Uniti, ad esempio, sono uno di questi. Tuttavia, il Brasile è un Paese che ha 32 partiti politici e, quindi, il fenomeno della polarizzazione è relativamente nuovo da queste parti.
I candidati
In queste elezioni, i due candidati in lizza per la presidenza sono ormai vecchie conoscenze, due ex presidenti con filosofie diverse: uno di estrema destra (l’attuale presidente Jair Bolsonaro, che ha governato il paese negli ultimi 4 anni) e l'altro di sinistra (l'ex presidente Lula, in carica dal 2003 al 2010).
Essendo vecchie conoscenze, questi due nomi non hanno spaventato il mercato finanziario brasiliano e la nostra borsa è rimasta relativamente stabile dall'inizio della campagna elettorale. E questo è un ottimo riflesso del fatto che le opposte filosofie di governo non rappresentano un pericolo per gli investitori.
Fonte: DailyDataLab.
Il manifesto elettorale di Luis Inácio Lula da Silva ha puntato ad un aumento della spesa sociale e ad una politica fiscale redistributiva, finanziata con maggiori entrate fiscali, per la lotta alla disuguaglianza.
La linea di Bolsonaro, dal canto suo, si è concentrata invece sulla riduzione della presenza dello stato nell’economia, optando quindi per un contenimento della spesa pubblica e proseguendo sul fronte delle privatizzazioni – iniziative tendenzialmente gradite dalla comunità imprenditoriale brasiliana, che vede il presidente uscente come una figura a volte indigesta ma funzionale.
La sinistra di Lula presenta inoltre una proposta aggressiva per la sostenibilità, e la destra un focus su agricoltura, energia eolica e miniere.
Il fronte economico
Per il Ministero dell'Economia si stanno valutando due grandi nomi, sia da parte di un candidato che di un altro. Henrique Meireles per Lula (non ancora confermato, ma solo ipotizzato) e Paulo Guedes per Bolsonaro portano incoraggiamento al mercato finanziario, nella speranza che entrambi i candidati siano in grado di fornire linee guida rilevanti, e più che necessarie, per la ripresa dello sviluppo su larga scala.
In sintesi, la classe imprenditoriale si prepara a chiedere, a qualsiasi governo vinca, riforme fiscali e riduzioni degli interessi nel Paese, auspicando che queste siano le priorità dei primi mesi di mandato, per favorire la crescita economica brasiliana anche in contesto internazionale segnato dall’incertezza.
Renata Grasseschi Dunck è un'esperta di processi di internazionalizzazione. Il suo principale obiettivo è quello di chiarire il percorso che porta un'azienda a diventare internazionale. Insieme al team RDunck, partecipa al progetto Export Best Practice in qualità di partner territoriale estero per il mercato brasiliano.