Overview scambi internazionali & focus mercati: il caso del mobile

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Case Study 2. Analisi Business Internazionale

Tra i settori di eccellenza del made in Italy si colloca certamente quello del mobile, che si distingue per lo storico punto di forza della qualità. Secondo i dati ExportPlanning, l’Italia nel 2021 si è classificata come quarto maggiore esportatore su scala mondiale di Mobili, Materassi ed Elementi d’arredo, vantando un saldo commerciale positivo di oltre 5 miliardi di euro. A livello territoriale, le province che registrano i più elevati livelli di export si collocano soprattutto nel nord Italia, in primis Treviso e Pordenone, mentre al sud spicca il caso di Bari; si distinguono inoltre diverse province esportatrici tra Emilia Romagna, Marche e Toscana.


Proponiamo di seguito un’overview dello scenario di commercio estero del settore, per comprendere il quadro internazionale ed i suoi recenti sviluppi, e guidare le PMI nelle proprie decisioni strategiche.

Come procede la domanda mondiale?

La domanda mondiale del settore dei Mobili, Materassi ed Elementi d’arredo mostra un trend di lungo periodo di chiara crescita nell’ultimo ventennio, come si nota dal grafico di seguito. La frenata più significativa si registra in concomitanza della crisi del 2009, che negli anni successivi lascia il passo ad una ripresa del cammino di crescita. È invece nel 2021 che la domanda mondiale mostra il maggiore incremento, in relazione all’accresciuta importanza del sistema casa emersa con lo scoppio della pandemia: si registra infatti un aumento di oltre il 20%, dopo la sostanziale stasi del 2020 (-0.8%).
Lo scorso anno, la domanda mondiale ha toccato i 92 miliardi di euro, e si prevede una prosecuzione dei ritmi di crescita per i prossimi anni: secondo i dati ExportPlanning, il tasso di crescita medio annuo degli scambi mondiali potrebbe superare il 7% nel periodo 2022-2025.


Chi sono i maggiori player, e come si colloca l’Italia rispetto ai competitor?

Guardando ai principali player del settore spicca il ruolo della Cina, maggiore esportatore su scala mondiale, che vanta una quota di mercato superiore al 30%. Nel 2021 le sue esportazioni hanno superato i 30 miliardi di euro, dopo alcuni anni di relativa stagnazione. Alle spalle del gigante asiatico troviamo il Vietnam e la Polonia: entrambi i paesi hanno superato gli 8 miliardi di euro di export nel 2021, a fronte dell’Italia che ha superato i 6 miliardi.
Se fino al 2003 l’Italia guidava il ranking internazionale, nel 2004 la Cina ha superato il Bel Paese nel suo percorso di decisa crescita; a loro volta, anche Polonia e Vietnam hanno superato i livelli di export italiano negli ultimi anni, guadagnando progressivamente quote di mercato.


L’export cinese del settore si concentra sulla fascia media di prezzo, benchè negli ultimi due anni abbia preso piede una significativa crescita dell’export di prodotti di fascia alta e medio-alta: nel 2021, questi ultimi hanno superato il 40% dell’export totale, a fronte del 15% del 2017. Le esportazioni italiane si concentrano invece per oltre il 60% sulla fascia alta e medio-alta di prezzo, confermando quindi il maggiore focus sulla qualità che distingue e caratterizza i nostri prodotti. Allargando lo sguardo agli altri principali competitor, vediamo come l’export polacco si concentri quasi totalmente sulla fascia bassa e medio-bassa di prezzo, a fronte invece del caso vietnamita, per il quale prevalgono la fascia media e medio-alta.

Come stanno cambiando le preferenze dei consumatori?

I dati sugli scambi internazionali mostrano come nell’ultimo decennio si sia verificato un progressivo spostamento verso la fascia alta e medio-alta di prezzo, passate dal rappresentare il 28% degli scambi nel 2011, al 40% nel 2021. Il cambiamento delle preferenze dei consumatori sottolinea quindi come, da un lato, il focus del made in Italy sulla qualità si confermi come punto di forza, andando a rispondere ad una domanda crescente, ma anche come, dall’altro, sia necessario monitorare i cambiamenti in corso e distinguersi rispetto ai competitor, in relazione ad una loro possibile transizione verso il medesimo obiettivo (si veda in primis il caso della Cina).


Focus mercati

Guardando infine ai principali importatori, notiamo un ruolo di rilievo per la domanda USA che, nel 2021, ha sfiorato i 30 miliardi di euro (+20% rispetto al 2020), rappresentando quasi un terzo della domanda mondiale. Seguono i mercati europei, quali Germania, Francia, Regno Unito e Paesi Bassi; tra i maggiori importatori extra-UE spiccano invece il Giappone, il Canada e l’Australia.

L’export italiano del settore si dirige principalmente verso Francia e Stati Uniti, ognuno dei quali ha assorbito oltre il 15% dell’export nazionale nel 2021. Troviamo al terzo posto, a debita distanza dai primi due mercati target, la Cina, verso la quale si sono diretti oltre 400 milioni di euro di export made in Italy, esclusivamente concentrato sulla fascia alta di prezzo – a fronte invece di una maggiore diversificazione delle esportazioni italiane dirette verso Francia e USA.

Per l’impresa che desideri approcciare i mercati esteri o allargare la propria presenza internazionale, quali mercati possono considerarsi come "prioritari"? Attraverso il servizio di Market Selection abbiamo elaborato un ranking, considerando alcuni indicatori chiave1.
Al primo posto troviamo la Svizzera (attualmente quinto mercato di destinazione dell’export italiano), che si distingue per un elevato valore di import pro-capite e per una notevole incidenza della fascia alta e medio-alta di prezzo sulle sue importazioni (quasi l’80%). L’Italia detiene inoltre una significativa quota sul mercato svizzero, prossima al 17%. Al secondo posto si conferma l’ampio mercato USA come target su cui puntare, soprattutto per la sua forte domanda in termini di valore assoluto, che si prevede possa continuare a crescere nei prossimi anni. Al terzo posto troviamo invece l’Austria, che presenta, in linea con la Svizzera, un buon valore di import pro-capite, un’incidenza di oltre il 65% per la fascia alta e medio-alta di prezzo ed una quota di mercato italiana attualmente superiore al 7%.

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CONTATTI


1. Indicatori relativi al commercio estero di mobili, materassi ed elementi d’arredo:

  • Valore import, 2021
  • Import pro-capite, 2021
  • Previsioni import, 2025/2021
  • Incidenza nelle importazioni della fascia alta e medio-alta di prezzo, 2021
  • Quote di mercato italiane, 2021
  • Tariffe per esportatori UE

Indicatori di tipo macroeconomico:

  • Previsioni PIL, 2025/2022
  • Contry Risk Assessment COFACE, 2021