2023: che anno ci aspetta?

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Management 5. Approfondimento Mercato

Le previsioni

Il 2023 si preannuncia un anno difficile. Almeno così dicono gli uffici studi più accreditati. I più ottimisti parlano di “un’espansione dell’economia mondiale ad un ritmo del 1.6% e una recessione negli USA prima della fine del 2023” (Fonte: J.P. Morgan).

L’esperienza mi insegna che è molto difficile fare previsioni economiche, soprattutto negli ultimi anni. I famosi cigni neri di Nassim Nicholas Taleb non sono più così rari; e quando si verificano questi eventi eccezionali, gli scenari e quindi le previsioni cambiano drasticamente. Teniamo poi presente che molto spesso le piccole medie imprese italiane presidiano nicchie di mercato, e spesso vanno in controtendenza.

Dalla mia piccola finestra sull’industria, ad oggi non rilevo segnali preoccupanti. Il portafoglio ordini di molte aziende del mio territorio – Vicenza, Padova e Treviso – induce ad un moderato ottimismo; almeno nel B2B.


“Estote parati”

Estote parati, cioè siate preparati. È un'espressione latina che Lord Baden Powell – fondatore del movimento scout – aveva scelto come motto per indicare come uno scout debba essere sempre pronto a compiere il proprio dovere in ogni circostanza, anche in quella più avversa.

Dal canto suo, anche l’imprenditore deve essere sempre pronto a recepire cambiamenti nel suo scenario di mercato. Ecco allora 4 consigli per cogliere opportunità di crescita anche in un contesto incerto:

  1. Facciamo un bilancio dettagliato dell’andamento delle nostre vendite - per mercato, per tipologia di prodotto, di fascia prezzo, ecc. - almeno dell’ultimo triennio. Non basta dire il fatturato è cresciuto (o è diminuito), andiamo a fondo. Potremmo avere delle sorprese o scoprire delle tendenze che ad una prima occhiata non sono così evidenti.
  2. Ascoltiamo i nostri commerciali: quelli diretti, i rivenditori, le filiali, gli agenti, ecc. Sono i nostri sensori sul mercato e possono segnalarci qualche cambiamento in atto. Alcuni imprenditori mal sopportano le lamentele dei propri commerciali; sembrano scuse per giustificare che il budget non è stato raggiunto. Ma sapendo fare i giusti distinguo, queste lamentele contengono spesso indicazioni utili per capire dove va il mercato e cosa stanno facendo i nostri concorrenti.
  3. Raccogliamo qualche dato numerico oggettivo sull’andamento del nostro mercato. Su questo punto, i servizi Export Best Practice possono essere d’aiuto, fornendo informazioni aggiornate e dettagliate sulle dinamiche dei nostri mercati e settori di interesse, ma anche un quadro del business internazionale e una guida all’individuazione dei mercati più promettenti, per le imprese che desiderino avviare o consolidare la loro presenza sui mercati internazionali.
analisi mercati
  1. Infine, facciamo sintesi di tutte queste informazioni e… seguiamo l’istinto. L’istinto imprenditoriale è un elemento necessario, ma ad oggi va tarato anche con molteplici informazioni oggettive. Diceva Henry Ford: “Pensare è il lavoro più arduo che ci sia, ed è probabilmente questo il motivo per cui così pochi ci si dedicano”.

Pier Paolo Galbusera supporta le piccole medie imprese come consulente e come temporary export manager, per avviare-ripensare i processi di internazionalizzazione. Collabora con Export Best Practice in qualità di export strategist. Conosce i mercati europei, nordamericani, del medio e dell’estremo oriente. Ha collaborato con più di 50 aziende dei più disparati settori e si caratterizza per un approccio molto pratico ed un linguaggio semplice.